Gli anemoni in acquario


 Gli anemoni sono animali che hanno sempre incuriosito e affascinato noi acquariofili. Oltre ad essere molto belli esteticamente ci permettono di ricreare in casa la bellezza dei fondali marini incontaminati.     Nonostante però la loro indiscussa bellezza l'allevamento di queste creature in acquario non è molto semplice, e per questo ritengo che non siano adatti a neofiti. Il motivo principale della difficoltà di gestione è che spesso non si è in grado di riprodurre adeguatamente il loro habitat dal punto di vista di luce e nutrimento.     Il mio consiglio è di documentarsi sempre prima dell'inserimento in vasca , sulle necessità della specie che abbiamo scelto di ospitare.     I problemi che potremmo riscontrare sono innanzitutto legati alle caratteristiche chimiche dell'acqua (presenza di inquinanti alti o sostanze nocive) , all'illuminazione non adatta e alla convivenza o vicinanza con altri invertebrati.     Per quanto riguarda la luce , la cosa migliore sarebbe la luce naturale , anche se in effetti non è mai possibile in acquario; purtroppo le super tecnologiche luci in commercio non riusciranno mai a riprodurre lo spettro luminoso dinamico presente in natura , tuttavia con delle buone impostazioni, e una discreta esperienza, diciamo che un buon risultato si può ottenere.    La temperatura potrebbe essere un altro parametro che influisce sulla salute degli anemoni , l'ideale a grandi linee è , non scendere mai sotto i 20 C° e non superare mai i 30 C° , anche se è cosa nota che una temperatura stabile di circa 25 C° è l'ideale per tutto l'ecosistema della vasca  (la stabilita' nel tempo gioca un ruolo fondamentale per molti valori dell'acquario marino).     Molto importante per una buona riuscita dell'allevamento degli anemoni è il movimento dell'acqua , che deve riuscire a tenere puliti i tentacoli senza però essere troppo forte da infastidire l'animale, ricordiamoci che è proprio tramite il movimento che apportiamo ossigeno e nutrimento , ed allo stesso tempo facciamo in modo che vengano rimosse le sostanze di scarto.   Il menu di questi invertebrati è più vario di quanto si possa pensare , infatti si nutrono di sostanze disciolte in acqua , pesci , alghe  , insetti , vermi e molto altro. Ogni specie utilizza diverse tecniche di caccia , una di queste è intrappolare microorganismi come plancton e fitoplancton sui tentacoli , per poi condurli alla bocca attraverso le cosidette ciglia. Gli anemoni che vivono in simbiosi con i pesci pagliaccio possono nutrirsi anche degli escrementi di quest'ultimo.    Un rischio molto grosso e doveroso da citare è la possibilità che l'anemone venga lacerato o addirittura ucciso "incontrando" alcuni elementi della tecnica presente in vasca (pompe di movimento , sistemi di filtraggio , aspirazioni varie etc etc...) essendo questo animale "dinamico"  attraverso il cosidetto piede , che usa per rimanere attaccato alle rocce ma all'occorrenza anche per spostarsi in posizioni che ritiene più favorevoli per la propria salute. Un incidente simile potrebbe potenzialmente compromettere la salute di tutta la vasca a causa del rilascio di sostanze tossiche.

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