La maggior parte dei pesci sono ermafroditi (sia maschio che femmina) al momento dell'accoppiamento il singolo esemplare in base alle esigenze farà prevalere il sesso necessario.
Non amo per abitudine parlare o mostrare la mia vasca, ma in questo caso voglio condividere la mia esperienza . Ho sempre gestito acquari marini di barriera e nei trent’anni e oltre di passione ho adottato diversi tipi di gestione ma comunque sempre indirizzati ad un metodo più naturale possibile partendo sempre dal buon vecchio metodo berlinese. A causa di un incidente accaduto alla precedente (si è scollato il vetro anteriore), ad aprile 2021 sono ripartito con un altro progetto, una nuova vasca misura 140x80 cm altezza 60m. 630 litri lordi circa, dotata di tre scarichi dia.40mm e due risalite con dia. esterno 26mm. nel vano tecnico è posizionata la sump di 80x70 cm livello acqua 23 cm, circa 120 litri lordi ed il Refugium 30x70x50, livello dell'acqua 40cm circa 85 litri netti, totale volume netto 700 litri circa. la vasca è arredata con 120 kg di rocce vive, seppur ormai molto vecchie a fatica fanno ancora il loro lavoro. La rocciata è stata completamente cementata per
I cianobatteri sono una delle più antiche forme di vita sulla terra, apparsi quasi quattro miliardi di anni fa, si sono sempre adattati ai cambiamenti avvenuti nelle varie ere del nostro pianeta sino ad oggi. Impropriamente definiti alghe, in realtà i sono dei batteri fotosintetici e in particolare organismi unicellulari classificati fotoautotrofi proprio perché riescono a sintetizzare le sostanze organiche partendo dalla fotosintesi che per svolgersi necessita di luce e anidride carbonica. Sono facilmente riconoscibili perché tendono a formare ammassi più o meno densi e viscidi al tatto, di diversi colori; i più comuni sono; il rosso brillante, arancione, il marrone, viola nero ciano, verde e verde-bluastro. La loro insorgenza crea delle leggere patine sul substrato sul fondo o direttamente sulle rocce ma con il passare dei giorni queste macchie diventano spesse e crescono rapidamente fino a ricoprire qualsiasi cosa. Questo tipo di batteri sono sempre presenti vasca ma in uno stato
Immagine donata da Michele Bianchelli Appartiene alla famiglia delle Acroporidae. Colori: Crema, grigio, azzurro o viola si trovano anche colorazioni molto particolari; bianche con punte viola, azzurre o verdi Luogo di origine: Mar Rosso, l'Oceano Indiano, l'Indo-Pacifico, Grande barriera corallina. Le colonie di q uesto corallo classificato anche come “deep water” sono di forma semi-circolare con crescita a piatto sviluppata orizzontalmente, in natura assume dimensioni inferiori al metro. I rami principali sono regolarmente distanziati con punte corte ed inclinate verso l’alto per catturare la luce che filtra dal blu predominante presente alle profondità tra gli 8 e 40 mt . Acropora granulosa prospera come tutti i deep water i n queste condizioni; al riparato dalla luce diretta dall’azione delle onde e dalle forti correnti. In acquario l’acropora granulosa tollera piuttosto bene intensità luminose elevate, ma perde la maggior parte delle sue meravigliose tonalità e sfumatur
La triade: introduzione e definizioni Tra i macroelementi nell’acqua marina troviamo calcio, magnesio e carbonati/bicarbonati che rivestono un ruolo fondamentale nelle barriere coralline e quindi anche nei nostri acquari. Infatti questi elementi chimici sono i principali componenti delle barriere coralline e rappresentano i “mattoni” costituenti di tutti i coralli denominati a scheletro duro o più precisamente dell’ordine scleractinia. La biomineralizzazione Il processo con cui la natura ha creato estensioni di svariati chilometri quadri di barriere coralline (oltre 280.000 Km 2 ) è denominato biomineralizzazione, ovvero il processo che permette il trasporto e la precipitazione di calcio e carbonato per formare uno scheletro calcareo corallino (principalmente aragonite). Lo studio della scheletogenesi, quindi la calcificazione dei coralli, è iniziato più di 150 anni fa. Tuttavia ad oggi, le conoscenze rimangono ancora frammentarie e non complete, poiché gli studi, n
Questo animale si chiama Planaria , è un verme piatto platelminta. Si rigenera come un Terminator liquido. Puoi spezzarlo , tagliarlo di traverso , tagliarlo in 47 parti , tagliargli la testa in preda a crisi mistiche , ma si rigenera lo stesso. Una planaria solitaria , o meglio asessuata , può fare a pezzi se stessa con lo sforzo del pensiero , e con la stessa tecnica può pure riprodursi. Può vivere per sempre , ogni tanto capita che muore di fame , perde molto peso ma poi riprende vigore con le cellule staminali. Questo verme ha anche gli occhi, durante i loro studi, gli scienziati hanno puntato una forte luce su di essi e l'hanno fulminato , ma questo verme, ricorda tutto , e quando hanno provato a fulminarlo per la seconda volta , i suoi occhi hanno iniziato a rimpicciolirsi di fronte alla luce , senza aspettare la scossa elettrica che l'avrebbe fulminato. La Planaria ricorda tutto , e non puoi distruggerlo. Se vuoi qualche competitor naturale potresti optare per: Pseud
La triade: lo squilibrio ionico Giunti alla ultima sessione del corso facciamo finalmente chiarezza su questo sconosciuto. Ormai molto spesso sentiamo parlare del temibile squilibrio ionico…. queste due semplici parole incutono terrore in tutti gli acquariofili, ma alla fine abbiamo capito effettivamente di cosa stiamo parlando? Capita ormai sempre più frequentemente leggere post del tipo "NO! non aggiungere questo perché ti porta lo squilibrio ionico!" oppure "Ho animali in sofferenza, potrebbe essere colpa di uno squilibrio ionico?" Cerchiamo quindi di fare chiarezza e soprattutto di prevenire e predire il problema (si esatto è prevedibile e anche stimabile!). Entriamo nel vivo del discorso cercando intanto di spiegare e definire lo "squilibrio chimico". Dall'etimologia della parola, possiamo affermare che lo squilibrio chimico è: una sostanziale divergenza delle concentrazioni e dei loro rapporti nei vari elementi che sono presenti in acqua di ma
Per un neo-acquariofilo che si approccia per la prima volta al mondo del marino tropicale è importante avere le idee chiare su quali sono le specie animali che il proprio acquario può ospitare, soprattutto in base alle dimensioni della vasca e alla tecnica a disposizione. È opportuno per un acquariofilo alle prime armi iniziare con l’allevamento di pesci, invertebrati di semplice gestione (gamberetti, ricci o lumache) e al massimo alcuni coralli molli. Tuttavia, bisogna sapere come agire per garantire un corretto ambientamento ai nuovi animali che acquistiamo, a partire dal momento in cui li scegliamo e li compriamo dal negoziante, a quando vengono effettivamente inseriti nel nostro acquario. Come sceglierli Innanzitutto ribadisco la priorità (ove possibile) di acquistare in un negozio fisico piuttosto che in uno shop online, così avremo modo di osservare direttamente l’animale prima di comprarlo, e soprattutto portarlo a casa nostra in autonomia, senza correre il ris
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