La maggior parte dei pesci sono ermafroditi (sia maschio che femmina) al momento dell'accoppiamento il singolo esemplare in base alle esigenze farĆ prevalere il sesso necessario.
Come accennato nell'articolo precedente, le alghe e la loro gestione sono il piĆ¹ grande problema/preoccupazione di molti hobbisti, sia nuovi che vecchi. Mi piacerebbe dire che se tutto ĆØ mantenuto in equilibrio e i nutrienti sono mantenuti bassi non ci sarĆ mai un problema, ma questo non ĆØ vero. Ci sono vasche con tutto in equilibrio in cui i problemi di alghe si manifestano apparentemente senza motivo e vasche con tutto fuori controllo che sono completamente prive di alghe. Quindi, come giĆ detto, la gestione delle alghe non ĆØ un aspetto semplice o completamente compreso nell’acquario di barriera. Detto questo, ho scoperto che la presenza di consumatori naturali di alghe in una vasca puĆ² contribuire a tenerle sotto controllo. Questi animali sono diventati cosƬ importanti nell'hobby che hanno persino sviluppato un nome proprio per il gruppo: la cosiddetta squadra di pulizia. Sebbene le alghe siano il motivo principale per cui vengono tenuti, molti di loro aiutano anche a ripu
Lo skimmer ĆØ sicuramente uno dei principali componenti della tecnica e tra i piĆ¹ comuni da trovare in qualsiasi (o quasi) acquario marino, sia pubblico che privato. Rappresenta, insieme alle luci, il componente piĆ¹ diffuso e tra le prime attrezzature che si scelgono quando progettiamo una nuova vasca. E’ utilizzato sin dagli albori di questo hobby, ma siamo sicuri di comprenderlo fino in fondo? Scopriamolo insieme…. Storia dello skimmer La storia parte dal lontano 1892 dove per la prima volta lo zoologo O. BĆ¼tschli utilizzĆ² la tecnica della schiumazione per arricchire i primi strati di una schiuma di particelle surfactanti e proteine per poi osservarle e studiarle al microscopio. In seguito abbiamo sentito parlare di skimmer (o per meglio dire, con un principio di funzionamento “assimilabile” ad uno skimmer) anche nel 1937 (Ostwald, schutz, separazione e concentrazione di enzimi tramite schiumazione). Photocreditweb:biodiversityheritagelibrary Mentre per vederlo applicato all’acqu
Ci sono poche cose inevitabili nella vita e ancora meno in questo hobby. Ma quella inevitabile che tutti incontrano quando allestiscono una nuova vasca ĆØ che ci sarĆ una fase di maturazione brutta. Non importa se siete agli inizi o se lo fate da molto tempo, se usate le migliori rocce vive umide o le rocce secche morte, una nuova vasca avrĆ una fase brutta. Pensavo che non avrei avuto questo problema quando ho semplicemente spostato le rocce vive da una vasca di cinque anni fa di 300 litri a una nuova vasca da 500 litri, dato che le rocce che stavo usando avevano vent'anni. Mi sbagliavo. Nonostante tutto quello che sapevo, o che pensavo di sapere, e tutti i preparativi e i miglioramenti apportati alla nuova vasca, una volta che tutto ĆØ stato trasferito la vasca ha attraversato quella che ĆØ diventata nota come la fase brutta. Che cos'ĆØ esattamente la "fase brutta"? Come la maggior parte degli esseri viventi, anche la vasca di barriera e le rocce vive che la compon
Come abbiamo notato negli articoli precedenti, la maggior parte degli aspetti dell'hobby ha qualche controversia associata. Inutile dire che la nutrizione dei coralli ĆØ uno di questi. Per molti anni si ĆØ ritenuto che i coralli avessero bisogno solo di escrementi di pesce e luce per prosperare. Tuttavia, dopo aver approfondito la conoscenza della fisiologia dei coralli e aver esaminato la letteratura scientifica, ĆØ diventato chiaro che i coralli hanno bisogno di molto di piĆ¹. Osservando semplicemente la struttura fisica di un corallo, ĆØ logico che un animale che ha come bocca la parte piĆ¹ grande del suo corpo abbia bisogno di nutrirsi. Se a questo si aggiunge che molti coralli hanno nematocisti che possono aiutare a catturare il cibo, diventa chiaro che questi animali hanno bisogno di cibo di qualche tipo. Per gran parte del tempo in cui ho allevato coralli, ero della scuola che pensava che nutrire i coralli non fosse necessario e che le loro esigenze nutrizionali potessero essere
Una volta che la roccia viva ĆØ stata “curata” e attivata biologicamente, uno degli aspetti piĆ¹ divertenti, almeno per me, dell'allestimento di una nuova vasca di barriera ĆØ finalmente arrivato, ovvero l'aquascaping di una vasca, cioĆØ la progettazione e il posizionamento delle rocce vive per tentare di imitare una porzione di barriera corallina, ĆØ il momento in cui entrano in gioco l'immaginazione e l’utilitĆ . L'immaginazione, in quanto ciĆ² che stiamo cercando di produrre ĆØ un aspetto in miniatura di una barriera corallina, posizionando le rocce vive in modo tale che, una volta cresciuti i coralli, la vasca assomiglierĆ a come immaginiamo una piccola sezione di barriera. UtilitĆ , in quanto abbiamo bisogno che la struttura non solo sia sicura, cioĆØ non cada, ma allo stesso tempo fornisca una base per i coralli e un rifugio per i pesci. Una volta consigliavamo una maggiore quantitĆ di rocce vive, ma provocava dei punti morti di ristagno. L'allestimento di una nuova
Finora, tutto ciĆ² che ĆØ stato necessario fare per l’allestimento di un nuovo acquario ĆØ stato relativamente facile. Il prossimo step per avviare correttamente un acquario di barriera ĆØ quello che inizia a separare coloro che avranno successo a lungo termine in questo hobby da quelli che non lo avranno. Infatti, questo passo successivo ĆØ il primo passo che richiede pazienza, e purtroppo non ĆØ cosƬ facile da raggiungere. Nella mia esperienza acquariofila, posso affermare che la cosa che quest’hobby mi ha insegnato piĆ¹ di ogni altra, ĆØ proprio la pazienza. E la pazienza inizia ora, con la corretta stabulazione/maturazione delle rocce vive e l'attesa che passi la fase “brutta”. SĆ² che ci sono metodi che accelerano le cose e piccole scorciatoie che si possono provare, ma il mio suggerimento ĆØ quello di attendere e non affrettare le cose, imparando fin dall'inizio che la pazienza in questo hobby ripagherĆ nel lungo periodo. Capisco che dopo aver speso soldi per la vasca e l'a
Quando si parla delle operazioni di manutenzione piĆ¹ elementari da fare, la prima che viene in mente ĆØ il cambio dell'acqua. Per quanto importante, ĆØ anche una delle cose meno affascinanti e meno divertenti da fare in un acquario. Ć talmente poco divertente che viene fatto di rado o in modo improprio, trascurato o addirittura non viene fatto affatto fino a quando non si presentano problemi gravi. Ci sono diversi motivi per cui i cambi d'acqua sono importanti. In primo luogo, almeno per me, offrono l'opportunitĆ di rimuovere i composti e le sostanze che si sono accumulati nel tempo, come detriti, alghe morte o particolato dalla roccia. Un cambio d'acqua puĆ² anche aiutare a rimuovere gli odori e la colorazione dell'acqua, consentendo una migliore penetrazione della luce e la salute di pesci e coralli. Questo ĆØ particolarmente importante nelle vasche nuove, dove i batteri naturali, la microfauna e l'intero bioma della barriera corallina non sono ancora maturati e
Non amo per abitudine parlare o mostrare la mia vasca, ma in questo caso voglio condividere la mia esperienza . Ho sempre gestito acquari marini di barriera e nei trent’anni e oltre di passione ho adottato diversi tipi di gestione ma comunque sempre indirizzati ad un metodo piĆ¹ naturale possibile partendo sempre dal buon vecchio metodo berlinese. A causa di un incidente accaduto alla precedente (si ĆØ scollato il vetro anteriore), ad aprile 2021 sono ripartito con un altro progetto, una nuova vasca misura 140x80 cm altezza 60m. 630 litri lordi circa, dotata di tre scarichi dia.40mm e due risalite con dia. esterno 26mm. nel vano tecnico ĆØ posizionata la sump di 80x70 cm livello acqua 23 cm, circa 120 litri lordi ed il Refugium 30x70x50, livello dell'acqua 40cm circa 85 litri netti, totale volume netto 700 litri circa. la vasca ĆØ arredata con 120 kg di rocce vive, seppur ormai molto vecchie a fatica fanno ancora il loro lavoro. La rocciata ĆØ stata completamente cementata per
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