Le isole di plastica più grandi al mondo

 


Ogni anno, otto milioni di tonnellate di rifiuti vengono riversati nei corsi d’acqua e nei mari di tutto il mondo, la maggior parte di quanto gettato nei fiumi inevitabilmente finisce in mare e con la forza delle correnti si creano delle concentrazioni di spazzatura in aree specifiche del pianeta dove le correnti spingendo con un flusso a vortice intrappolano così in “isole di plastica” milioni di tonnellate di rifiuti. Nel mondo, le isole di plastica che hanno raggiunto dimensioni allarmanti sono ben sei, di sotto riportiamo i più importanti ammassi di spazzatura conosciuti ad oggi.

1.  Great Pacific Garbage Patch - Chiamata anche “Pacific Trash Vortex”. La sua esistenza è nota già dagli anni ’80, ma la sua scoperta risale al 1997, quando il velista Charles Moore durante una regata dalle Hawaii alla California. Attraversa le acque dalla  costa occidentale  del Nord America al Giappone, in realtà  è composta dalla Western Garbage Patch, situata vicino al Giappone, e dalla Eastern Garbage Patch, situata tra gli stati americani delle Hawaii e della California, si sposta seguendo la corrente oceanica del vortice subtropicale del Nord Pacifico. Ha un’età di oltre 60 anni ed è l’isola di spazzatura più grande al mondo. Le sue dimensioni sono immense: si stima che potrebbe occupare da un minimo di 700.000 km² di estensione fino a più di 10 milioni di km², per un totale di circa 3 milioni di tonnellate di rifiuti accumulati. La concentrazione massima raggiunge un milione di rifiuti per km2, per un totale di immondizia che oscilla tra i 3 e i 100 milioni di tonnellate di rifiuti complessivi. Questa grande chiazza è composta prevalentemente da plastica, metalli leggeri e residui organici in decomposizione.

2.  North Atlantic Garbage Patch - Documentato per la prima volta nel 1976, è la seconda isola più grande per estensione, stimata sui 4 milioni di km2. È però famosa per l’alta densità di rifiuti: ben 200 mila detriti per km2. Viene mossa dalla corrente oceanica nordatlantica e si sposta stagionalmente fino a 1.600 km (990 miglia) a nord ea sud e si sposta ancora più a sud durante l'oscillazione  di El Niño.

3.  South Pacific Garbage Patch - Scoperta nel 2011, situata al largo del Cile e del Perù, Ha una superficie che si aggira intorno 3 milioni di chilometri quadrati. Uno stato più grande dell’India. Contiene prevalentemente micro-frammenti di materie plastiche con diametro compreso tra uno e tre millimetri.

4.  South Atlantic Garbage Patch - Da poco documentata, si trova tra l’America del Sud e l’Africa meridionale. Si stima abbia una superficie di 0,700 km2 e viene mossa dalla corrente oceanica sudatlantica.

5.   Indian Ocean Garbage Patch - Scoperta nel 2010. Quest’isola si estende per più di 2 km, con una densità di diecimila detriti per km2. La macchia non appare come un campo di detriti continuo.

6.  Artic Garbage Patch - Scoperta nel 2013, si trova nel mare di Barents in prossimità del circolo polare artico. È l’isola di plastica più piccola e più recente. Si tratta invece di rifiuti provenienti dal nord Europa, dal Regno Unito e dal Nord America, trasportati dalle correnti oceaniche.



Non si tratta di superfici calpestabili, ma di vere e proprie “chiazze” di rifiuti e detriti che si accumulano e rimangono intrappolati nei vortici acquatici creati dalle correnti. Queste isole sono formate da rifiuti di varie grandezze, ma soprattutto da miliardi di frammenti microscopici di plastica e rifiuti dell’industria ittica, reti boe e, zavorre oltre alla spazzatura varia gettata in mare. La pericolosità dei frammenti più piccoli e leggeri si disperdono ovunque confondendosi nella colonna d’acqua con il plancton, la base di tutta catena alimentare. Questo provoca ogni anno la morte per ingerimento di diverse migliaia pesci, mammiferi, uccelli e tartarughe.


Attribuzioni fotografiche:


Figura-1-https://notizie.tiscali.it/export/sites/notizie/.galleries/19/great-pacific-garbage-patch.jpg_1167305654.jpg


Figura-2-  https://www.google.com/url?sa=i&url=https%3A%2F%2Fwww.thedifferentgroup.com%2F2020%2F03%2F17%2Fisole-di-plastica%2F&psig=AOvVaw2yA0sNDRsCIe5UhXRHP_Na&ust=1676278320299000&source=images&cd=vfe&ved=0CBAQjRxqFwoTCJCjnsDNj_0CFQAAAAAdAAAAABBr


Figura-3-  https://static.amap.no/uploads/images/Polar-bear-fishing-nets.jpg


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