Come fare aquascaping con l’acquario marino

 

Una volta che la roccia viva è stata “curata” e attivata biologicamente, uno degli aspetti più divertenti, almeno per me, dell'allestimento di una nuova vasca di barriera è finalmente arrivato, ovvero l'aquascaping di una vasca, cioè la progettazione e il posizionamento delle rocce vive per tentare di imitare una porzione di barriera corallina, è il momento in cui entrano in gioco l'immaginazione e l’utilità. 

L'immaginazione, in quanto ciò che stiamo cercando di produrre è un aspetto in miniatura di una barriera corallina, posizionando le rocce vive in modo tale che, una volta cresciuti i coralli, la vasca assomiglierà a come immaginiamo una piccola sezione di barriera. Utilità, in quanto abbiamo bisogno che la struttura non solo sia sicura, cioè non cada, ma allo stesso tempo fornisca una base per i coralli e un rifugio per i pesci.


Una volta consigliavamo una maggiore quantità di rocce vive, ma provocava dei punti morti di ristagno.

L'allestimento di una nuova vasca oggi è molto diverso da quello che si faceva nei primi anni dell'hobby. All'epoca si pensava di dover utilizzare la maggior quantità possibile di rocce vive, quindi la regola generale era quella di usare almeno due chili di rocce per gallone d'acqua. Poiché l'obiettivo era anche quello di mettere in mostra i coralli, il risultato fu che la maggior parte delle vasche degli anni '80 e dei primi anni '90 aveva un aquascape che assomigliava a un banco della frutta. In altre parole, l'aquascaping consisteva in massicci ammassi di rocce costruiti su sporgenze o ripiani, sui quali erano semplicemente appoggiati i coralli.  Inutile dire che non era particolarmente interessante da vedere. 

Soprattutto, non era biologicamente positivo, in quanto queste rocce impilate sulle rocce creavano molti spazi morti che si riempivano di detriti e diventavano sorgenti di nutrienti. Inoltre, questo progetto non offriva molti nascondigli ai pesci, che quindi non si sentivano a proprio agio in queste vasche e passavano gran parte del tempo a nascondersi o a cercare posti in cui nascondersi.

Ora creiamo grotte e sporgenze e solleviamo la roccia dal fondo per migliorare il flusso.

“poche è meglio”

Fortunatamente, con il passare del tempo, gli hobbisti hanno scoperto che era necessaria una minore quantità di rocce vive e, cosa altrettanto importante, che la presenza di grotte, sporgenze e molti nascondigli per i pesci li faceva sentire più a loro agio e quindi trascorrevano più tempo all'aperto. Queste modifiche hanno anche reso le vasche molto più gradevoli dal punto di vista estetico e le hanno fatte assomigliare più a piccole riproduzioni della barriera corallina che a semplici vetrine per i coralli. 

Quando si progetta un aquascape, la prima cosa da fare, come per tutti gli aspetti dell'allestimento di un reef, è pianificare correttamente. Prima ancora di procurarsi e “curare” le rocce vive, è necessario pensare al progetto dell'aquascape. Meglio ancora se si tratta di una pianificazione con un'idea generale della struttura complessiva della roccia e della posizione delle pompe per il flusso e carico e scarico da e verso sump, in modo da poterle nascondere. È chiaro che il progetto deve avere un certo margine di manovra, poiché non può essere finalizzato fino all'acquisto della roccia, ma dovrebbe essere già presente una linea guida.

Se vi piace, copiatelo nel vostro acquario domestico.

Per quanto riguarda la progettazione, il modo migliore per farlo è osservare altre vasche e trarne un'idea. Non c'è niente di più stimolante che guardare una vasca ben progettata e di successo e copiarne la disposizione. Alcuni potrebbero pensare che sia sbagliato copiare il lavoro di qualcun altro, ma nelle vasche di barriera non è così, perché anche se si allevano gli stessi pesci e coralli che si vedono in un'altra vasca, una volta aggiunti la vasca sarà comunque significativamente diversa dalla loro. Per trovare fonti di ispirazione, potete cercare online o andare in negozi che hanno vasche da esposizione o trovare amici nei club di acquariofilia locali e guardare le loro vasche. Trovate una vasca di dimensioni simili alla vostra e partite da lì.

Una volta trovata una fonte d'ispirazione, è il momento di iniziare a progettare il layout della vasca. Dal’acquariofilia dolce e soprattutto dalla “Amano school” abbiamo imparato che la regola dei terzi è fondamentale per sviluppare un paesaggio acquatico che sia equilibrato e piacevole da vedere. Questa tecnica prevede che la vasca sia divisa in nove quadrati uguali. A tal fine, due linee vanno da un lato all'altro della vasca, orizzontalmente, per un terzo e poi altre due verticalmente, con incrementi di un terzo. I punti in cui queste linee si intersecano sono quelli in cui devono essere collocati i principali punti focali dell'acquario.

La regola dei due terzi può essere tracciata sul fronte dell'acquario.

La presenza di punti focali a un terzo e a due terzi della vasca evita che la vasca sia divisa a metà, il che non è visivamente gradevole. Questi punti focali dovrebbero essere situati dove si trovano gli aspetti strutturalmente interessanti dell'acquario, come grotte o sporgenze o dove sono collocati i coralli più belli. Questa regola è valida per qualsiasi vasca di dimensioni diverse, dalle nano ai sistemi più massicci. 

Se si utilizzano rocce secche, l'aquascape può essere allestito anche prima che le rocce siano “curate” e maturate e le rocce possono essere addirittura incollate con colla epossidica. Questo potrebbe non essere pratico per una vasca di grandi dimensioni, ma così facendo, la struttura può essere costruita prima della maturazione per avere un'idea dell'aspetto finale che avrà. Si può fare anche con la roccia “viva”, ma sarà un po' più complicato. Indipendentemente dal modo in cui la roccia viene disposta, l'obiettivo è quello di conferire alla vasca una tridimensionalità e un senso di profondità il più possibile elevato. 

Utilizzate la roccia e la regola dei terzi per creare grotte, valli e sporgenze nelle aree focali. Utilizzate anche gli spazi vuoti per aumentare il senso di profondità, poiché non è necessario riempire ogni spazio di una vasca. Anche se una vasca può sembrare vuota quando è solo riempita di rocce vive, una volta che i coralli vengono posizionati e crescono lo spazio in vasca si riempirà molto rapidamente.

Un acquario minimalista può sembrare vuoto, ma i coralli riempiono rapidamente gli spazi vuoti e aggiungono altezza.

Fondamenta solide

Una cosa da non trascurare quando si progetta l'aquascape è che deve essere costruito su una base solida. Per ottenere una base solida è necessario utilizzare rocce più grandi e piatte, da cui poi costruire il resto della struttura. Non c'è niente di peggio che costruire un bell'acquascape per poi vederlo crollare perché non è stato costruito con fondamenta solide. Le parti superiori, le grotte, i ponti e le sporgenze possono essere costruite e fissate a questa base con resina epossidica resistente all'acqua marina, di cui esistono molti prodotti in commercio, alcuni dei quali si dimostrano resistenti come il cemento.

Quando si progetta l'aquascape, oltre a volerlo rendere piacevole da vedere, bisogna anche costruirlo in modo da consentire il passaggio dell'acqua all'interno, intorno e attraverso di esso, e persino sotto di esso. Un altro aspetto fondamentale di un buon aquascape è che sia progettato in modo da ridurre al minimo i punti morti nell'acquario. Se si verificano punti morti, questi possono accumulare detriti, che possono fungere da pozzo di nutrienti o da punto focale per l'insorgenza di cianobatteri.

Lo spazio aperto consente un buon flusso d'acqua all'interno e intorno alla struttura rocciosa.

Bisogna anche tenere conto del fatto che con il tempo i coralli, crescendo, riempiranno più spazio e quindi ridurranno il flusso, quindi se il flusso è inadeguato fin dall'inizio in una vasca, con il tempo non potrà che peggiorare. Quindi, ancora una volta, un acquacape ben progettato deve avere uno spazio aperto adeguato.
Quando si costruisce l'acquascape, ci sono molti metodi per far sì che le rocce si adattino alla struttura desiderata. Come già detto, le rocce possono essere incollate con l'epossidico, ma è anche possibile utilizzare barre, fascette o tubi come parte della struttura. Negli ultimi vent'anni, ho costruito i miei acquascape partendo da una base di tappetini di cemento indurito in cui sono stati inseriti dei tondini in fibra di vetro e su cui sono stati posizionati dei pezzi di roccia viva. Le piastre fungono da base robusta e pesante e le rocce vive possono essere posizionate in modo da essere orientate in diverse direzioni, il che consente di costruire facilmente sporgenze, grotte e ponti.

Le aste possono essere utilizzate per creare sporgenze.

Da questa base si possono fissare altre rocce tramite fascette, che contribuiscono ad aumentare la resistenza e a diminuire la probabilità di caduta delle rocce. Si possono anche costruire facilmente supporti o strutture in PVC su cui collocare rocce vive per creare spazi aperti dietro le rocce. Indipendentemente dall'utilizzo, entrambi riducono la necessità di rocce in eccesso e di rocce troppo grandi. 

Una volta che tutti questi dettagli sono stati presi in considerazione e messi in pratica, suggerisco ancora una volta di costruire l'aquascape all'esterno prima di metterlo in vasca. Occorre stendere un foglio di cartone bianco e disegnarvi sopra le dimensioni della vasca. Poi si può disegnare la struttura desiderata, quindi si può disporre la roccia viva in modo che corrisponda al progetto, in modo da poter vedere se è pratica e strutturalmente solida. Si può anche disegnare il posizionamento del troppo pieno, dei ritorni e delle pompe di movimento per trovare il modo migliore per nasconderli.

Coralli nella vasca di Tony Plasters

Crescita rapida in acquario

Va notato che, nella maggior parte dei casi, la rocciata dovrebbe essere sufficientemente lontana dal vetro per consentire una facile pulizia dello stesso. Se non si tiene conto di questo aspetto, con il tempo il vetro potrebbe incrostarsi di alghe coralline o addirittura di coralli, inibendo la visione e diventando un punto morto. 
Così come è necessario che ci sia spazio ai lati della rocciata, è necessario che ci sia spazio anche nella parte superiore, per consentire la crescita dei coralli. Sebbene possa sembrare vuoto al momento della costruzione, con il tempo i coralli cresceranno verso la superficie, quindi è più facile creare spazio in anticipo piuttosto che dover smantellare la struttura una volta che i coralli avranno svilupperanno verso la superficie.

Nella splendida vasca di Joe Tusi il concetto dei terzi in termini di aquascaping è ben evidente.

L'aquascaping è uno degli aspetti più divertenti dell'allestimento di una nuova vasca, soprattutto se realizzata in modo corretto. L'acquario non deve avere un aspetto uniforme, ma deve contenere molti contrasti e strutture diverse. Anche le rocce utilizzate dovrebbero variare in dimensione e forma, ma per quanto possa sembrare bello quando viene costruito, lo sarà solo quando i coralli saranno al loro posto. Questo è l'aspetto più importante da tenere in considerazione: l'acquascape è la casa dei nostri pesci e coralli, quindi deve essere ben progettato per loro e non per noi.

Come accennato all'inizio, cercate ispirazione da altre vasche di successo e utilizzate ciò che altri hanno usato per avere successo.  Ma soprattutto divertitevi e coinvolgete altri membri della famiglia per aiutarvi nella progettazione, perché anche loro la guarderanno.

Articolo di Michael Paletta
Tradotto da Reef world





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