Paracanthurus hepatus

 

©Photo credit web

Nome scientifico: Paracanthurus hepatus (Linnaeus, 1766)

Nome comune: Pesce chirurgo blu - Flagtail surgeonfish - Flag-tail surgeon-fish - Palette surgeonfish. A seguito del famoso film "alla ricerca di Nemo" ĆØ stato anche battezzato Dori

Classificazione: Dominio  Ć  Eukaryota ; Regno Ć  Animalia ; Phylum Ć  Chordata ; Classe Ć  Actinopterygii ; Ordine Ć  Perciformes ;  Famiglia Ć  Acanthuridae; Sottofamiglia  Ć  AcanthurinaeGenere Ć  Paracanthurus (Bleeker, 1863) ;  Specie Ć  P. hepatus

Dimensioni: In natura 20 - 30 cm max. ; in cattivitĆ  10 - 15 cm max.

Zoogeografia: Proviene dall'Oceano Indiano e dall'Oceano Pacifico centro-occidentale: Isole Mauritius e Seychelles fino alle Isole Fiji ed alle Isole Samoa.


Habitat: in natura solitamente nuota in piccoli branchi di 5-6 individui, vive a ridosso del Reef, ad una profonditĆ  di uno o due metri fino a quaranta. I giovani si rifugiano spesso nelle ramificazioni dei madreporari del genere Stilopora, Pocillopora ed Acropora; aspettativa di vita vent'anni.

Parametri dell'acqua: In natura (valori medi): Temperatura 24.5° / 29° C - DensitĆ  1022 / 1024 - PH 8,4; In Acquario: Temperatura 24° / 28° C - DensitĆ  1022 / 1026 - PH 7 - 8,5

Descrizione: Come la maggioranza degli Acanturidi, Il corpo ĆØ appiattito e allungato la livrea ĆØ di color azzurro cobalto; sulla parte superiore del fianco ĆØ presente un disegno, di color nero, che rassomiglia alla chela di un granchio e che arriva sino a coprire l'occhio, ha un’unica grande pinna dorsale del medesimo colore del corpo con margine da una spessa striscia nera. La pinna anale, leggermente piĆ¹ corta, ha 3 spine e 18-19 raggi interni; di color giallo internamente e con i margini superiore e inferiore bordati da una riga nera; le ventrali sono piccole hanno 1 spina e 3 raggi molli; le pettorali sono in pĆ² piĆ¹ ampie con la punta arrotondata, di colore azzurro trasparente con una macchia gialla sul margine superiore; la caudale ĆØ di color giallo internamente e con i margini superiore e inferiore orlati da una spessa riga nera che si prolunga sugli apici sul margine superiore ĆØ troncata.

Allevamento: In acquario ĆØ molto attivo, quindi richiede una vasca grande, considerata la taglia adulta, deve essere allevato in acquari superiori ai 500 litri, con un adeguato spazio dedicato al nuoto e anfratti tra le rocce dove rifugiarsi. Indispensabile un forte flusso d'acqua, meglio se variabile e proveniente da diverse direzioni. ƈ un pesce tranquillo e puĆ² convivere con altri acanturidi, puĆ² avere problemi con altri pesci se della stessa specie o livrea simile. Se i parametri dell’acqua non sono ottimali o ĆØ frequentemente soggetto a situazioni di stress come per esempio vasche troppo piccole, soffre di frequenti attacchi di Odinium e di micosi alle pinne. Appena introdotto e nel periodo di acclimatamento, accetta il cibo con difficoltĆ  ma una volta ambientato ĆØ onnivoro; si potrĆ  somministrare mangime surgelato, artemia, chironomus, mysis, mangimi secchi e fogli di alga nori. Non disdegna vegetali come insalata o spinaci bolliti. Come tutti gli Acanturidi ĆØ molto adatto ad una vasca con invertebrati e si puĆ² definire “reef safe”

Riproduzione: La riproduzione in natura avviene con la deposizione di uova pelagiche; abbandonate alla corrente dopo la schiusa faranno parte del plancton; dopo aver raggiunto dimensioni di qualche millimetro, per sfuggire ai predatori si rifugeranno negli anfratti dei reef tra i madreporari. Grazie all'allevamento d'acquacoltura per il mercato destinato ai pesci ornamentali ha fatto molti passi avanti e ad oggi sul mercato sono reperibili esemplari riprodotti ed allevati in cattivitĆ . Si spera che questo in futuro aiuti ad evitare il prelievo in mare.

Commenti

Post piĆ¹ letti

Cianobatteri In Acquario marino

Comprendere uno skimmer

come gestire la fase "brutta" di una vasca

3 - La triade: manteniamola stabile

La squadra di pulizia e il suo ruolo nell'acquario di barriera corallina

Come fare aquascaping con l’acquario marino

L'importanza di nutrire i coralli

Come "curare" le rocce

Quello che devi sapere sui cambi d'acqua

L’IMPORTANZA DEI BATTERI IN ACQUARIO MARINO